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Nuove imprese a tasso zero: modifiche a criteri e parametri di valutazione

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Nuova Circolare del MISE a rettificare l’Allegato 1 del precedente provvedimento

La Circolare n. 135072 del 20 aprile 2021 del Ministero dello sviluppo economico (MISE), rettifica parzialmente la precedente Circolare n. 117378 dell’8 aprile 2021 con l’introduzione del nuovo Allegato 1 – “Criteri e parametri di valutazione e punteggi” – recante le corrette specificazioni di valutazione dei piani d’impresa, che sostituisce lo stesso contenuto nel precedente provvedimento. Resta, invece, fermo tutto quanto previsto dalla Circolare 8 aprile 2021, n. 117378.

In sostanza, con la citata Circolare dello scorso 8 aprile sono già state definite le modalità e i termini di presentazione delle istanze per la richiesta delle agevolazioni previste dal decreto 4 dicembre 2020 e sono state fornite specificazioni in merito ai criteri e all’iter di valutazione delle predette domande, ivi incluse le soglie e i punteggi necessari ai fini dell’accesso.

In particolare, l’Allegato n. 1 alla predetta Circolare riporta i criteri e i parametri di valutazione, nonché i relativi punteggi, necessari per la valutazione dei piani d’impresa. Detto allegato contiene un’errata specificazione in merito al punteggio minimo necessario ai fini dell’ammissibilità dei piani d’impresa e del passaggio alla successiva fase di valutazione.

Le modifiche all’Allegato 1

– Ciò premesso, la nuova Circolare del 20 aprile 2021 riporta il nuovo Allegato 1 recante le corrette specificazioni di valutazione, sostituendo quello di cui alla Circolare precedente. Nello specifico, all’Allegato 1 citato si apportano modifiche per quanto concerne i criteri e parametri di valutazione e i punteggi di cui al punto 9.4 e, precisamente:

  • al parametro a), inerente “l’adeguato presidio delle competenze tecniche, organizzative e gestionali richieste dall’attività imprenditoriale”;
  • al parametro b), ovvero quello riguardante la “coerenza del progetto proposto con gli aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi funzionali alla realizzazione dall’attività imprenditoriale”;
  • al parametro c), relativo alla “coerenza del progetto proposto con le potenzialità del mercato di riferimento”.


Ai fini dell’ammissibilità e del passaggio alla successiva fase di valutazione, il punteggio minimo per ogni criterio (dato dalla media dei punteggi ottenuti su ogni singolo parametro) deve essere superiore a 5,00. Il punteggio di valutazione complessivo (dato dalla somma dei punteggi dei singoli criteri ponderati rispetto all’incidenza) deve essere pari o superiore a 6,00; in caso di valore inferiore saranno evidenziate le criticità dei singoli parametri che hanno ottenuto un valore uguale o inferiore al 5,00.


Per quanto concerne i criteri di valutazione di cui al punto 9.9, invece, si apportano modifiche:

  • al parametro d), relativo alla “sostenibilità dell’iniziativa proposta e aspetti economici e finanziari connessi all’iniziativa presentata, ivi compresa la capacità di far fronte agli impegni derivanti dalla realizzazione del progetto, tenuto anche conto della natura e dell’importo delle agevolazioni effettivamente concedibili sulla base delle risorse disponibili”;
  • al parametro e), riguardante la “funzionalità e coerenza delle spese di investimento oggetto del programma ammissibile e idoneità della sede individuata”.

Ai fini dell’ammissibilità e del passaggio alla successiva fase di valutazione, il punteggio minimo per ogni criterio (dato dalla media dei punteggi ottenuti su ogni singolo parametro) deve essere superiore a 5,00. Il punteggio di valutazione complessivo (dato dalla somma dei punteggi dei singoli criteri ponderati rispetto all’incidenza) deve essere pari o superiore a 6,00; anche in tal caso, qualora il valore risulti inferiore, saranno evidenziate le criticità dei singoli parametri che hanno ottenuto un valore uguale o inferiore al 5,00.


Nuove imprese a tasso zero

– Si ricorda che è stata fissata al 19 maggio 2021 la data di apertura dello sportello agevolativo e la nuova disciplina dell’intervento troverà, quindi, applicazione alle domande di agevolazione presentate ad Invitalia a decorrere dalla suddetta data.


Per completezza si rammenta, altresì, che la misura “Nuove imprese a tasso zero” ha l’obiettivo di sostenere, su tutto il territorio nazionale, la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile. A seguito delle disposizioni previste dal D.L. n. 34/2019 e della Legge n. 160/2019, con decreto del MISE 4 dicembre 2020 è stata definita la nuova disciplina attuativa in un’ottica di maggiore efficacia dell’intervento.


Le misure agevolative si rivolgono a micro e piccole imprese costituite da non più di sessanta mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione e in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni ovvero da donne.


Possono accedere anche le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa, purché esse facciano pervenire la documentazione necessaria a comprovarne l’avvenuta costituzione entro i termini indicati nella comunicazione di ammissione alle agevolazioni.


Forma delle agevolazioni

– Le agevolazioni assumono la forma di finanziamento agevolato a tasso zero (durata massima di dieci anni) e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90 per cento della spesa ammissibile.

Un ulteriore e importante distinzione riguarda “l’anzianità” dell’impresa:

  • per le imprese costituite da non più di 36 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 20 per cento delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, brevetti e licenze d’uso;
  • per le imprese costituite da non più di 60 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 15 per cento delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi.

( Articolo di Pietro Mosella pubblicato su “Fiscal Focus” )

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