Trasformazione tecnologica delle PMI: al via le domande
I termini e le modalità di presentazione delle richieste di accesso alle agevolazioni
Dal 15 dicembre 2020, le piccole e medie imprese che hanno interesse a mettere in atto progetti di implementazione di tecnologie abilitanti del Piano nazionale Impresa 4.0 e di altri strumenti digitali possono presentare domanda di accesso a specifici contributi e finanziamenti. Le agevolazioni vengono concesse sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili, pari al 50 per cento (10 per cento contributo, e 40 per cento finanziamento agevolato). Le domande di accesso alle agevolazioni, con valutazione a sportello, potranno essere presentate esclusivamente tramite procedura informatica nel sito del MISE o di Invitalia.
Agevolazioni per la trasformazione digitale
Il D.dir. 9 giugno 2020 disciplina l’intervento agevolativo sulla “digital transformation”, per favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle PMI del territorio nazionale attraverso l’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel “Piano nazionale Impresa 4.0” e delle tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, in coerenza con le linee strategiche del Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2019-2021.
Ai sensi di quanto previsto dall’art. 29, comma 5, del D.L. 30 aprile 2019, n. 34, sono disciplinati i criteri, le condizioni e le modalità per la concessione ed erogazione delle agevolazioni.
Il recente D.dir. 1° ottobre 2020 ha definito:
- i termini e le modalità di presentazione delle domande per le agevolazioni;
- i punteggi, le condizioni le soglie minime di ammissibilità;
- i criteri per la determinazione e la rendicontazione delle attività e dei costi ammissibili;
- gli oneri informativi a carico dei soggetti proponenti;
- gli ulteriori elementi utili a definire la corretta attuazione dell’intervento agevolativo.
Soggetti beneficiari ed esclusi
Beneficiano delle agevolazioni le PMI che, alla data di presentazione della domanda:
- sono iscritte nel Registro delle imprese e risultano attive;
- operano in via prevalente nel settore manifatturiero, e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere, e/o nel settore turistico, e/o nel settore del commercio;
- hanno conseguito, nell’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 100.000;
- dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese;
- non sono sottoposte a procedure concorsuali e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o situazione equivalente.
Richiesta congiunta
Le PMI in possesso dei requisiti possono presentare la richiesta di finanziamento, anche congiuntamente (in numero non superiore a dieci imprese), per progetti realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o altre forme contrattuali di collaborazione.
Deve configurarsi una collaborazione effettiva, stabile e coerente rispetto all’articolazione e agli obiettivi del progetto; deve emergere una chiara suddivisione delle competenze, e devono essere definiti gli aspetti relativi alla proprietà, all’utilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto. Le forme contrattuali di collaborazione devono prevedere, quale soggetto promotore capofila, un DIH (digital innovation hub) o un EDI (ecosistema digitale per l’innovazione) di cui al Piano nazionale Impresa 4.0. Questi dovrà assumere il ruolo di referente nei confronti del Ministero circa la corretta esecuzione del progetto, nonché la rappresentanza dei partecipanti per tutti i rapporti con il Ministero medesimo, ivi inclusi quelli relativi alle attività di erogazione delle agevolazioni.
Sono escluse dalle agevolazioni, le PMI che, alla data di presentazione della domanda:
- non hanno la disponibilità dell’unità produttiva oggetto dell’intervento agevolato;
- non sono in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed in relazione agli obblighi contributivi;
- non hanno restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di altre agevolazioni;
- siano destinatarie di sanzione interdittiva (art. 9, comma 2, lett. d, del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231);
- i cui legali rappresentanti o amministratori siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 c.p.p., per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione;
- si trovino in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà.
Attenzione
Sono escluse dalle agevolazioni le PMI che, ai sensi del regolamento GBER e del regolamento de minimis, operino nel settore della pesca e dell’acquacoltura e nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli. Se tali imprese svolgono anche altre attività rientranti nei settori di cui al comma 1, lett. b), per tali attività le imprese possono beneficiare delle agevolazioni, a condizione che le stesse dispongano di un adeguato sistema di separazione delle attività o distinzione dei costi.
I progetti agevolabili
I progetti agevolabili devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti mediante l’implementazione di:
- tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale Impresa 4.0 (advanced manufacturing solutions,addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics);
- tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.
Tali ultime tecnologie devono essere finalizzate:
- all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
- al software;
- alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
- ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange – EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
Concessione delle agevolazioni
Le agevolazioni sono concesse, nei limiti stabiliti dal regolamento GBER (art. 29) per i progetti di innovazione di processo e innovazione organizzativa, ovvero dal regolamento de minimis per i progetti di investimento per la trasformazione tecnologica e digitale, sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili, pari al 50 per cento, articolata per il:
- 10 per cento sotto forma di contributo;
- 40 per cento come finanziamento agevolato.
Il contributo assume la forma di contributo diretto alla spesa per i progetti di innovazione di processo e innovazione organizzativa, o di contributo in conto capitale per i progetti di trasformazione tecnologica e digitale.
Il finanziamento agevolato, deve essere restituito senza interessi, a partire dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo, secondo un piano di rate semestrali costanti posticipate, con scadenza il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, in un massimo di 7 anni.
Attenzione
Se la data di erogazione dell’ultima quota a saldo ricade nei 30 giorni precedenti la scadenza del 31 maggio o del 30 novembre, la prima rata del piano di ammortamento decorre dalla prima scadenza successiva.
Il finanziamento agevolato non è assistito da particolari garanzie, fermo restando che i crediti nascenti dalla ripetizione delle agevolazioni erogate sono assistiti da privilegio (art. 24, comma 33, della legge 27 dicembre 1997, n. 449).
Attenzione
Le agevolazioni concesse non sono cumulabili, con altre agevolazioni pubbliche che si configurano come aiuti di Stato ai sensi dell’art. 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea o ai sensi dei regolamenti della Commissione che dichiarano alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, incluse quelle concesse sulla base del Reg. (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (aiuti “de minimis”).
Termini e modalità di presentazione delle domande
Premettendo che le predette agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, le domande di agevolazione, devono essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 15 dicembre 2020, e devono essere compilate esclusivamente in forma elettronica, tramite la procedura informatica che può essere raggiunta dal sito www.mise.gov.it e dal sitowww.invitalia.it.
Presentazione delle domande | Dalle ore 12 del 15 dicembre 2020 | Procedura informatica sul sito www.mise.gov.it e www.invitalia.it |
Per l’accesso alla procedura, è richiesta l’identificazione on line del compilatore della domanda (legale rappresentante del soggetto beneficiario o della capofila, in caso di una forma aggregata o associata) tramite:
- il Sistema pubblico di identità digitale (SPID);
- la Carta nazionale dei servizi (CNS) o,
- il sistema di gestione delle identità digitali di Invitalia.
La domanda deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante della singola PMI e, nel caso di aggregazioni, deve essere firmata digitalmente da ciascun soggetto facente parte di una forma aggregata o associata.
Ciascun soggetto (in forma singola o congiunta) può presentare una sola domanda di accesso alle agevolazioni, che può riguardare unicamente un progetto di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione, ovvero un progetto di investimenti.
Progetti ammissibili | Progetti di innovazione di processo o di innovazione organizzativa diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti |
Progetti di investimento diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti |
Unitamente alla domanda di agevolazione, è necessario presentare una proposta progettuale, contenente:
- la descrizione dettagliata delle attività previste per la realizzazione del progetto di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione ovvero dei beni/servizi da acquistare nell’ambito del progetto di investimento;
- l’indicazione dei costi connessi allo svolgimento del progetto e la loro ragionevolezza rispetto al progetto da realizzare;
- la rispondenza del progetto alle finalità previste dal programma di agevolazioni;
- l’individuazione di parametri di performance connessi alla realizzazione del progetto, inclusa la loro misurazione.
Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono:
- essere realizzati nell’ambito di un’unità produttiva ubicata sul territorio nazionale, ad eccezione dei progetti eventualmente agevolati con risorse a valere sul PON IC 2014-2020, che devono essere realizzati nelle aree interessate dall’applicazione del medesimo Programma;
- prevedere un importo di spesa compreso tra 50.000 e 500.000 euro;
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda per accedere alle agevolazioni;
- essere ultimati non oltre il termine di 18 mesi, decorrenti dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni (su richiesta motivata del beneficiario, il Ministero può concedere una proroga del termine di ultimazione del progetto, non superiore a 6 mesi);
- qualora presentati congiuntamente da più soggetti, prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10 per cento dei costi complessivi ammissibili.
Documentazione da allegare alla domanda
Il soggetto proponente dovrà allegare la seguente documentazione, debitamente firmata digitalmente:
- scheda progetto;
- dichiarazione sostitutiva attestante il possesso dei requisiti di accesso alle agevolazioni;
- dichiarazione sostitutiva inerente aiuti di Stato dichiarati incompatibili dalla Commissione europea;
- dichiarazione sostitutiva per l’attribuzione del rating di legalità;
- dichiarazioni sostitutive riportanti le informazioni finalizzate all’acquisizione della certificazione antimafia;
- dichiarazione sostitutiva relativa alla determinazione della dimensione aziendale e del rating di legalità;
- dichiarazioni sostitutive riguardanti le norme di prevenzione dell’antiriciclaggio;
- dichiarazione sostitutiva attestante i valori di bilancio necessari per la determinazione dei punteggi;
- per le aggregazioni, contratto sottostante ai rapporti tra le parti, statuto e atto costitutivo.
Le domande di agevolazione sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le domande presentate nello stesso giorno sono, a tale fine, considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione.
Le attività istruttorie sono svolte entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda di agevolazioni, ferma restando la possibilità di chiedere integrazioni e/o chiarimenti.
Ulteriori adempimenti a carico dei soggetti beneficiari
Oltre al rispetto degli adempimenti già previsti dal decreto, il beneficiario è tenuto a:
- effettuare i pagamenti dei titoli di spesa, consentendo la tracciabilità e la loro riconducibilità ai titoli di spesa a cui si riferiscono;
- tenere a disposizione tutti i documenti giustificativi, relativi alle spese rendicontate, nei 10 anni successivi al completamento del programma di investimento;
- consentire e favorire, in ogni fase del procedimento, lo svolgimento di controlli, ispezioni e monitoraggi previsti al fine di verificare lo stato di avanzamento dei progetti e le condizioni di mantenimento delle agevolazioni;
- corrispondere a tutte le richieste di informazioni, dati e rapporti tecnici periodici disposte dal Ministero;
- garantire un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata a tutte le operazioni relative all’intervento, ferme restando le norme contabili nazionali;
- comunicare tempestivamente eventuali variazioni dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia, intervenute nel periodo di realizzazione del progetto.
Spese ammissibili e non ammissibili
Le spese ammissibili devono essere sostenute direttamente dal beneficiario e dallo stesso pagate, e sono relative a:
- immobilizzazioni materiali (macchinari, impianti e attrezzature tecnologicamente avanzate ovvero tecnico-scientifiche, purché coerenti con le finalità di trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dell’impresa ai sensi dell’art. 5, comma 1);
- immobilizzazioni immateriali necessarie alle finalità del progetto agevolato;
- costi per servizi di consulenza specialistica strettamente funzionali alla realizzazione del progetto, nella misura massima del 10 per cento dei costi complessivi ammissibili;
- costi sostenuti a titolo di canone per l’utilizzo, mediante soluzioni cloud computing, dei programmi informatici ovvero per la fruizione di servizi di connettività a banda larga o ultra larga;
- costi per i servizi resi alle PMI beneficiarie dal soggetto capofila nella misura massima del 2 per cento dei costi complessivi ammissibili.
Attenzione
Non sono mai ammissibili le spese:
– sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;
– connesse a commesse interne;
– relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;
– per l’acquisto o la locazione di terreni e fabbricati;
– di funzionamento, ivi incluse quelle per scorte di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e materiali di consumo;
– relative alla formazione del personale impiegato dall’impresa;
– imputabili a imposte e tasse;
– inerenti a beni la cui installazione non è prevista presso l’unità produttiva interessata dal programma;
– correlate all’acquisto di mezzi mobili, anche qualora non targati.
Riferimenti normativi
- Ministero dello sviluppo economico, D.dir. 1° ottobre 2020;
- Ministero dello sviluppo economico, D.dir. 9 giugno 2020;
- D.L. 30 aprile 2019, n. 34, convertito dalla legge, art. 29, commi 5-8.
( Articolo di Giuseppe Moschella pubblicato su “My Solution”)