Congedi straordinari di 15 giorni, coperto il 40% dello stipendio – Per chi ha figli fino a 12 anni.
Quindici giorni di congedo straordinario al 40% di retribuzione, che potrebbe però salire al 50 per cento. Ne potranno beneficiare tutti i lavoratori dipendenti, privati e pubblici, probabilmente anche gli autonomi, con figli fino a 12 anni di età.
Dopo una serrata interlocuzione tra i ministeri del Lavoro, dell’Economia e della Famiglia, si sarebbe trovata una convergenza sul nuovo strumento, aggiuntivo rispetto a quelli previsti dalla legge 151 del 2001, pensato per aiutare i genitori che lavorano, alle prese con la chiusura delle scuole decisa dal governo Conte, al momento, fino al prossimo 3 aprile. Il nuovo congedo straordinario consentirà al beneficiario di astenersi legittimamente dal lavoro; la procedura è semplice, già nota (ancorché poco utilizzata); e per le famiglie con figli disabili non dovrebbero essere previsti limiti di età. In alternativa al congedo straordinario, si potrà optare per una sorta di “voucher baby sitter” del valore di 600 euro, che verranno accreditati sul libretto famiglia.
Per gli operatori sanitari il voucher sarà più consistente: mille euro. La misura pensata dal governo potenzia gli attuali strumenti. Oggi infatti i congedi parentali riguardano i genitori fino a 12 anni di età dei figli, per un periodo massimo complessivo di 10 mesi (elevabile eccezionalmente a 11), durante il quale si percepisce una indennità pari al 30% della retribuzione media giornaliera, fino a 8 anni d’ età del figlio. Da 8 a 12 anni non è prevista alcuna indennità. Con i fondi aggiuntivi messi sul piatto dall’ esecutivo, per affrontare l’emergenza sanitaria, dopo il via libera parlamentare, la dote complessiva per questa misura è salita dagli iniziali 7/800 milioni di euro a poco più di 1 miliardo. Un incremento di risorse che ha così consentito di aumentare i giorni di astensione “straordinaria”, da 12 (come indicato nelle bozze iniziali) a 15 giorni, e ha fatto salire anche la retribuzione del periodo, dal 30 per cento della retribuzione al 40, probabilmente 50 per cento.
In base alle primissime stime dei tecnici governativi, anche utilizzando le banche dati Inps, i lavoratori potenzialmente beneficiari del congedo straordinario sono circa 1,3 milioni. Per Marco Leonardi, consigliere economico del ministro, Roberto Gualtieri, «stiamo predisponendo una misura importante per conciliare vita lavoro. È uno strumento semplice, con procedure già sperimentate, la risposta più adatta a una fase di emergenza come questa».
«Vogliamo essere vicini alle famiglie – aggiunge la sottosegretaria al Lavoro, Francesca Puglisi – . E con il contributo baby sitter per il personale sanitario mostriamo attenzione anche a una categoria in prima linea oggi nel salvare vite umane».
( Articolo di Paolo Tucci pubblicato su “Il Sole 24ore”)