Agricoltura: sconti contributivi per l’avvio di attività di lavoro autonomo
Per promuovere l’imprenditoria in agricoltura, ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali di età inferiore ai 40 anni, iscritti presso la previdenza agricola dell’INPS dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020, viene riconosciuto l’esonero totale dal versamento dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti.
Lo sgravio previdenziale, previsto per un periodo massimo di due anni, non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento. Restano esclusi dall’agevolazione il contributo di maternità e il contributo INAIL dovuto dai soli coltivatori diretti.
La legge di Bilancio 2020 ha introdotto alcuni incentivi dedicati ai giovani che decidono di avviare una attività di lavoro agricolo a titolo imprenditoriale. Infatti, al fine di promuovere forme di imprenditoria in agricoltura, all’art. 1, commi da 503 a 506 della Manovra finanziaria 2020 è stata prevista un’importante agevolazione contributiva in favore dei lavoratori agricoli autonomi, e nello specifico per i Coltivatori Diretti (CD) e Imprenditori Agricoli Professionali (IAP). La legge di Bilancio 2018 aveva già concesso un’agevolazione contributiva totale, per tre anni, in favore degli IAP e CD.
Tuttavia, l’incentivo era concesso esclusivamente ai giovani agricoltori, con età inferiore a 40 anni, che si erano iscritti per la prima volta alla gestione contributiva agricola nel periodo d’imposta 2018.
Ambito di applicazione
Destinatari della misura in esame sono:
➢ il coltivatore diretto che si dedica direttamente e abitualmente alla manuale coltivazione dei terreni, in qualità di proprietario, affittuario, usufruttuario, enfiteuta, e/o all’allevamento del bestiame ed attività connesse;
➢ l’imprenditore Agricolo Professionale che, essendo in possesso di adeguate conoscenze e competenze professionali dedica alle attività agricole, direttamente o in qualità di socio di società, almeno il 50 per cento del proprio tempo di lavoro complessivo e che ricavi dalle attività medesime almeno il cinquanta per cento del proprio reddito globale da lavoro.
Durata e misura del beneficio
Lo sgravio contributivo è fruibile esclusivamente dai giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali con età inferiore a 40 anni, che si iscrivono per la prima volta alla gestione contributiva agricola nel periodo “01.01.2020 – 31.12.2020”. La durata dell’agevolazione è di due anni, nella misura del 100% dell’accredito contributivo presso l’Assicurazione generale obbligatoria (Ago) per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti (Ivs). L’incentivo, inoltre, non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente. L’INPS provvede, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, al monitoraggio del numero di nuove iscrizioni effettuate ai sensi del presente comma e delle conseguenti minori entrate contributive, inviando relazioni mensili al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Contribuzione oggetto di esonero
L’esonero contributivo riguarda nello specifico la quota per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti (Ivs) e il contributo addizionale cui sono tenuti gli Imprenditori agricoli a titolo professionale e i coltivatori diretti per l’intero nucleo. Restano esclusi dall’agevolazione:
➢ il contributo di maternità dovuto per ciascuna unità attiva iscritta nella Gestione speciale dei coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali;
➢ il contributo INAIL, dovuto dai soli coltivatori diretti.
Requisiti di base
Per poter usufruire dell’esonero in commento è necessario soddisfare le condizioni di base per la generalità delle agevolazioni contributive:
➢ essere in regola con i versamenti contributivi (DURC);
➢ osservare le norme poste a tutela delle condizioni di lavoro;
➢ rispettare gli accordi e contratti collettivi nazionali nonché quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
Regola del “de minimis”
L’esonero spetta, inoltre, a condizione che vengano rispettati i limiti previsti dai regolamenti (UE) n. 1407/2013 e n. 1408/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativi all’applicazione degli artt. 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) agli aiuti “de minimis”. Al riguardo è importante sottolineare che, per il settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, tale limite è pari a 15.000 euro.
Imprenditoria femminile in agricoltura
La legge di Bilancio 2020 ha altresì previsto che, per favorire lo sviluppo dell’imprenditoria femminile in agricoltura, saranno concessi mutui a tasso zero in favore di iniziative finalizzate allo sviluppo o al consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. I mutui saranno concessi nel limite di 300.000 euro e avranno una durata massima di 15 anni comprensiva del periodo di preammortamento, nel rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato per il settore agricolo e per quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. I criteri e le modalità dovranno essere definiti con decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, di natura non regolamentare, di intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, da emanarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio 2020. L’attuazione delle disposizioni, nello stato di previsione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali avverrà attraverso un Fondo rotativo cui sarà destinata una dotazione finanziaria iniziale pari a 15 milioni di euro per l’anno 2020. Per la gestione del fondo rotativo è autorizzata l’apertura di un’apposita contabilità speciale presso la tesoreria dello Stato intestata al Ministero delle politiche agricole e forestali.
( Articolo di Debhorah Di Rosa pubblicato su Circolare Ipso)