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Creare una startup. Come?

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Non pensare solo al mondo digitale, perché ogni azienda che nasce da un’idea innovativa, diversa e differenziante è una startup.  Quali sono le caratteristiche di una startup?

  • L’essere innovativa, cioè proporre prodotti o servizi che prima non c’erano, ma anche migliorare qualche cosa che già c’era. 
  • L’essere scalabile, cioè poter essere implementata con facilità crescendo velocemente pur con investimenti contenuti.
  • L’essere replicabile, cioè rappresentare un modello ripetibile anche in contesti differenti.
  • L’avere un alto contenuto tecnologico, cioè la capacità di migliorare i processi, abbattere i costi, ridurre l’impatto ambientale e aumentare il benessere delle persone.

E da dove nasce un’idea? Di solito dall’osservazione di un problema e da una illuminazione. 

Illuminazione che spesso e volentieri arriva quando si è noi stessi consumatori, utenti portatori del problema. 

Ecco che, nelle vesti dell’utente cogliamo i limiti di quanto il mercato offre in quel momento e pensiamo a soluzioni davvero nuove.

Dopo aver maturato l’idea, è importante analizzare il contesto di riferimento ed i mercati nei quali è possibile trovare clienti. 

Le analisi passano attraverso la scelta del territorio geografico, il confronto con i competitor, la verifica di norme e restrizioni.

E infine arriva il momento di stendere un business plan, che darà concretezza all’idea (strategie, numeri, azioni). Che cosa inserire?

  • Le attività da svolgere per fornire ai clienti il prodotto/servizio.
  • Come relazionarsi con i clienti.
  • Come farsi conoscere, come contattare quei clienti.
  • Le risorse necessarie (fisiche, materiali, finanziarie, organizzative) per svolgere le varie attività.
  • La capacità di auto-finanziarsi nel tempo. 
  • E qualora le risorse non fossero sufficienti, come recuperarle?
  • I costi della struttura, per raggiungere i clienti e per fornire il prodotto/servizio.
  • I prezzi di vendita, tali da competere virtuosamente e generare un buon margine.
  • Le caratteristiche di replicabilità che – una volta fatto funzionare il modello – renderanno il progetto scalabile.

Da ultimo, ma davvero mission critical, la scelta dei soci. Che tu entri in una startup già avviata o che tu scelga di fare entrare qualcuno nella tua startup, è importante la reciproca conoscenza. 

Approfondire lo scopo e i reciproci valori, ragionare sulle competenze reciproche, avere come obiettivo la creazione di un buon team. Ma per avere tutto questo, non dimenticare:

  • Condividi scopo e valori della startup e verifica che siano coerenti con i valori personali dei soci.
  • Sii disponibile (e chiedi disponibilità) a mettere a servizio della startup un capitale paziente e di integrare in caso di bisogno.
  • Fai quel che serve, quando serve e chiedi altrettanto ai tuoi soci.
  • Cerca competenze che siano diverse ed integrabili alle tue e comunque funzionali all’idea di business che intendi sviluppare.
  • Metti a disposizione e cerca a tua volta le soft skills del leader moderno: umiltà, apertura mentale, spirito di sacrificio, responsabilità, puntualità, curiosità.
  • Crea una cultura della fiducia, del rispetto e della sicurezza psicologica.

Creare una startup insieme ad altre persone permette di confrontarsi, di vedere le cose da prospettive e angolazioni differenti. Stimola fortemente la creatività e sprona continuamente all’innovazione e al miglioramento.

La genetica di una startup la si misura soprattutto dall’atteggiamento open: aperto al confronto, generoso perché disponibile a mettere in circolo le proprie conoscenze e competenze e lungimirante perché sa che insieme si va molto più lontano.

( Articolo di Luisa Capitanio pubblicato su “Euroconference News” )

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