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“Decreto Liquidità”: la sfida delle aziende – Decreto Liquidità: alcuni chiarimenti – Pagamento diretto CIGO/FIS: Faq INPS

“Decreto Liquidità”: la sfida delle aziende

Per favorire la ripresa economico finanziaria del Paese è stato pubblicato il decreto Liquidità (D.L. n. 23/2020) che introduce risorse fino a 400 miliardi di euro per sostenere la liquidità di imprese e professionisti attraverso il Fondo centrale di garanzia PMI e le garanzie rilasciate da SACE. Inoltre, l’ampio provvedimento prevede:

1) Misure per garantire la continuità delle aziende:

➢ possibilità in sede di redazione del bilancio in corso, di adottare i criteri di prudenza e di continuità alla luce della situazione emergente dall’ultimo bilancio chiuso;
➢ eliminazione delle cause di scioglimento societario per riduzione o perdita del capitale sociale;

Anche per la disciplina del fallimento sono state considerate le seguenti misure:

➢ sottrarre le imprese all’apertura del fallimento e alle altre procedure fondate sullo stato di insolvenza, sino a quando durerà l’emergenza;
➢ sterilizzare il periodo dell’emergenza ai fini del calcolo delle azioni a tutela dei creditori (quindi quando il periodo emergenziale sarà passato, i creditori potranno se del caso proporre le azioni revocatorie);
➢ viene disposto il rinvio integrale dell’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) al 1° settembre 2021;

2) Misure fiscali e contabili

➢ la sospensione del pagamento IVA, ritenute e contributi per i soggetti con calo di fatturato di almeno il 33% dei ricavi/compensi sotto i 50 milioni e di almeno il 50% per chi ha redditi superiori a 50 milioni;

➢ la sospensione del versamento IVA per i residenti delle 5 province più colpite (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza), se il calo del fatturato sia di almeno il 33% a prescindere dalla soglia di fatturato dei 50 milioni.

➢ I versamenti sospesi saranno effettuati a giugno, con la possibilità di rateizzazione in 5 rate.

➢ La sospensione delle ritenute d’acconto sui redditi da lavoro autonomo prevista dal decreto “Cura Italia” viene estesa anche alle scadenze di aprile e maggio.

➢ l’estensione al 16 aprile del termine per i versamenti in scadenza il 20 marzo scorso e la scadenza per l’invio della Certificazione Unica è stata prorogata dal 31 marzo al 30 aprile; ➢ viene allargato anche all’acquisto dei dispositivi di protezione individuale, mascherine e occhiali il credito d’imposta al 50% per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro;

➢ viene consentito all’INPS di rilasciare un PIN semplificato, tramite identificazione telematica del richiedente e posticipando al termine dell’emergenza la verifica con riconoscimento diretto.

3) Con l’attuale decreto viene previsto l’ulteriore spostamento d’ufficio, dal 15 aprile all’11 maggio delle udienze dei procedimenti civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari.

Decreto Liquidità: alcuni chiarimenti

Con la circolare n. 9/E del 13 aprile 2020, l’Agenzia delle Entrate ha fornito i primi chiarimenti in merito al D.L. n. 23/2020, recante “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali” – decreto Liquidità.

Pagamento diretto CIGO/FIS: Faq INPS

Il CNDCEC, mediante la pubblicazione dell’informativa n. 32 del 10 aprile 2020, mette a disposizione dei Commercialisti le risposte fornite dall’INPS al Consiglio Nazionale su alcune tematiche concernenti adempimenti in materia di lavoro. In merito al pagamento diretto CIGO/FIS, in caso di richiesta di pagamento diretto dell’integrazione da parte dell’INPS, in
conseguenza della particolare situazione di emergenza, l’azienda non ha obbligo di produrre la documentazione comprovante le difficoltà finanziarie dell’impresa.

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