Ditta individuale o Srl: vantaggi e svantaggi
Chiunque voglia avviare una propria attività si trova davanti ad una scelta importantissima: la forma giuridica da adottare. Per questa scelta si è soliti andare dal proprio commercialista, il quale nel 97% dei casi consiglia o la ditta individuale o la Srl (società a responsabilità limitata).
Ma quando realmente conviene costituire una Srl e quando conviene invece formare una ditta individuale? Ma soprattutto, quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una ditta individuale e di una Srl? In questo articolo cercherò di spiegare nel modo più semplice possibile quali sono gli aspetti da tener d’occhio quando ci si trova davanti alla scelta della forma giuridica per la propria attività. Bisogna considerare fin da subito che non c’è una forma migliore delle altre. L’importante è trovare la miglior forma per la propria attività, per questo consiglio di rivolgersi al proprio commercialista o richiedere una consulenza per il proprio caso specifico.
1.1. La forma giuridica per la tua attività Per scegliere il tipo di forma giuridica per la tua attività bisogna, prima di tutto, andare a valutare:
• responsabilità patrimoniale
• i costi da affrontare
• volume di affari che si prevede avere
• compagine societaria
Andiamo ad analizzare questi indici e vediamo perché sono così importanti.
1.2. Responsabilità patrimoniale
La responsabilità patrimoniale è un elemento che non va assolutamente sottovalutato. Nella ditta individuale si ha una responsabilità patrimoniale illimitata. Ciò significa che i creditori delle obbligazioni che hai contratto con la tua ditta potranno rivalersi sui beni della ditta e su tutti i tuoi beni patrimoniali presenti e futuri.
Non vi è alcuna distinzione tra il patrimonio della ditta e il patrimonio del titolare della ditta. Nella Srl la responsabilità patrimoniale è limitata. Ciò significa che i creditori delle obbligazioni che hai contratto con la tua società potranno rivalersi solo sui beni che costituiscono il patrimonio della società. Con la costituzione della società a responsabilità limitata infatti vi è la costituzione di una nuova persona giuridica, distinta dai soci, o dal socio, persona fisica.
1.3. Costi da affrontare.
Nel momento in cui decidi di avviare un’attività dovrai mettere in conto che ci saranno dei costi da affrontare, che possono determinare la riuscita o il fallimento della tua attività. Questi costi variano a seconda del tipo di forma giuridica che si vorrà adottare.
Per la ditta individuale i costi di costituzione sono certamente più vantaggiosi. Non è richiesto l’atto pubblico, quindi non vi saranno costi notarili per tale atto. Per la ditta individuale i costi di avviamento si aggirano intorno ai €. 150,00/500.00. Mentre i costi annuali di tenuta della contabilità e della consulenza variano dal tipo di contabilità che si tiene e dal volume di affari che si ha.
Uno dei vantaggi della ditta individuale è che essa può avere dei regimi fiscali agevolati, quale ad esempio il regime forfettario. Ovviamente bisogna possedere i requisiti per rientrare in questo regime e per mantenersi all’interno di esso.
Inoltre, un altro vantaggio della ditta individuale è dato dal fatto che la tenuta delle scritture contabili è estremamente semplice per i primi due tipi di regimi fiscali: forfettario e semplificato. Non c’è, infatti, l’obbligo della tenuta dei libri sociali. Questo significa spese amministrative inferiori. Solo per grandi volumi di affari c’è l’obbligo di applicare il regime fiscale c.d. “Ordinario” che comporta un maggior numero di adempimenti.
Per quanto riguarda la tassazione e la contribuzione alla quale la ditta individuale è soggetta, essa è gravata da:
• IRPEF: l’imposta sul reddito persona fisica, la cui aliquota è determinata dalla progressività del reddito complessivo prodotto dal contribuente.
• IRAP: l’imposta regionale sulle Attività Produttive, l’aliquota base è del 3,9% sull’utile.
• INPS: l’aliquota è diversa per artigiani e commercianti ma è circa del 23%
• INAIL: che varia a seconda del tipo di attività svolta.
Per redditi medio-alti risulta poco conveniente utilizzare la forma della ditta individuale, in quanto la tassazione a scaglioni di reddito può comportare il pagamento di imposte ad aliquote fino al 43%.
Mentre per la Srl i costi di avviamento sono più alti. La società a responsabilità limitata, infatti, deve, per legge, costituirsi con atto pubblico. Quindi bisogna necessariamente rivolgersi ad un notaio a cui spetterà un onorario. Inoltre la Srl ha l’obbligo di tenere il regime fiscale “ordinario” e l’obbligo di tenere i libri sociali. Quindi ci saranno spese amministrative superiori.
I costi di avviamento della Srl si aggirano intorno ai €. 2.000 e i €. 4.000. I costi annuali di tenuta della contabilità e della consulenza variano dal volume di affari che si ha. Sicuramente saranno più alti di una ditta individuale. I soci, inoltre, nel momento della costituzione dovranno versare dei conferimenti che andranno a costituire il patrimonio sociale della società.
In alcuni casi si potrà ricorrere anche alla Srls (società a responsabilità limitata semplificata) così detta a €1. In questi casi non vi sono le spese notarili solo se non si vuole modificare il modello standard predisposto dal Ministro della Giustizia. I costi di inizio attività variano anche a seconda del tipo di attività che si andrà ad esercitare in quanto variano a seconda della Scia (segnalazione di inizio attività), che comunque si calcolano a partire da €. 400 in su.
Bisogna considerare anche che SOLO per le Srl e Srls, e non per la ditta individuale, si potranno portare dei costi in detrazione. Quali ad esempio indennità per chilometraggio che si percorrono per la propria azienda e un’indennità di natura forfettaria che si aggira intorno ai € 46/ € 48 al giorno ogni volta che si esce dal proprio comune. Quindi l’amministratore che per esigenze societarie esce dal comune 15 volte al mese avrà dei rimborsi spese di circa €. 1.000 che in un anno sono €. 12.000.
Si badi però che è vero che questi costi rientreranno nelle tasche dell’Amministratore, ma è anche vero che queste spese devono prima essere affrontate e documentate, quindi bisogna avere le risorse per farlo.
Per quanto riguarda la tassazione, la Srl e Srls sono soggette alla stessa tassazione con le medesime aliquote:
• IRES: imposta sul reddito delle società, che è al 24% sull’utile;
• IRAP: imposta regionale attività produttive, che ha un’aliquota base del 3,9%.
Le Srl potranno anche decidere se tassarsi per “trasparenza fiscale”, che significa che l’utile viene imputato direttamente ai soci in relazione alla quota di partecipazione nella società. La trasparenza fiscale permette di non pagare l’IRES. La trasparenza fiscale conviene quando l’utile non è molto alto e i soci sono almeno 3 o 4, in quanto se vi è un solo socio che percepisce tutto l’utile pagherà maggiori tasse sul reddito.
( Articolo di Carmelo Ramuglia pubblicato su www.carmeloramuglia.it)