Innovare attraverso la valorizzazione della proprietà intellettuale
Partono i nuovi incentivi per finanziare brevetti, marchi e disegni industriali e rendere più competitive pmi, università e centri di ricerca.
Lo sviluppo del nostro sistema produttivo passa anche attraverso la tutela della proprietà intellettuale. Brevetti, marchi e disegni industriali costituiscono per le aziende un fattore altamente competitivo che ha ricadute importanti sulle economie territoriali. In Italia un posto di lavoro su 3, ovvero quasi 7 milioni di posti di lavoro, si trova in aziende che fanno un uso intensivo di marchi e brevetti. E queste aziende contribuiscono da sole al 47% del PIL nazionale. In tale contesto, il Ministero dello sviluppo economico (Mise) ha adottato un pacchetto di misure previste dal Decreto Crescita, ora divenute operative, per un finanziamento complessivo di 50 milioni di euro.
L’obiettivo è facilitare e promuovere l’innovazione delle Pmi attraverso la proprietà intellettuale e fornire un quadro di strumenti finanziari e normativi in grado di dare stabilità e certezza sia alle imprese che investono sul loro know-how che alle università e agli enti di ricerca impegnati in progetti di ricerca e sviluppo da trasferire in campo industriale. Il pacchetto prevede cinque misure che intendono valorizzare brevetti, marchi e disegni e favorire il trasferimento tecnologi- co delle attività di ricerca e sviluppo.
Nel dettaglio si tratta dei bandi Brevetti+, Disegni+4, Marchi+3 che sono dedicati alle imprese, mentre per università ed enti di ricerca, sono attivi il bando UTT (che finanzia progetti di potenziamento degli Uffici di Trasferimento Tecnologico) e il bando PoC che finanzia brevetti attraverso progetti Proof of Concept, ovvero realizza- zioni incomplete o abbozzi di un progetto o metodo (domande aperte fino al 27 febbraio). Sul fronte imprese, il bando Brevetti+, con una dotazione di 21,8 milioni di euro, riconosce un incentivo per acquistare servizi finalizzati alla valorizzazione economica di un brevet- to in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato. Ne possono beneficiare micro, piccole e medie imprese, comprese le startup innovative, cui è riservato il 15% delle risorse stanziate (domande a Invitalia fino a esaurimento delle risorse).
Il bando Disegni+4 prevede invece finanziamenti per le imprese di piccola e media dimensione volti ad acquistare servizi che valorizzino disegni e modelli registrati dall’1 gennaio 2018 (le domande vanno presentate ad Unioncamere dal 27 febbraio). Marchi+3 vuole favorire la registrazione di marchi dell’Unione Europea e internazionali ed è rivolto alle imprese di piccola e media dimensione. Le domande possono essere presentate ad Unioncamere dal 30 marzo 2020. Inoltre, tra le misure va ricordata la procedura di incentivo “Voucher 3I – Investire In Innovazione” previsto nel Decreto Crescita, ora attivo grazie al decreto attuativo. La misura ha l’obiettivo di sostenere le startup innovative nel percorso di brevettabilità e di valorizzazione dei loro investimenti tecnologici e digitali.
Con risorse finanziarie pari a 6,5 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2019-2021, le imprese possono acquisire servizi di consulenza relativi a: ricerche e verifica della brevettabilità dell’invenzione; stesura della domanda di brevetto; deposito all’estero della domanda nazionale di brevetto. I termini e le modalità operative per le domande sono gestite da Invitalia. Secondo gli studi dell’Ufficio europeo dei brevetti (Epo) e dell’Ufficio Europeo per la Proprietà Intellettuale (Euipo), le imprese che richiedono brevetti, marchi o disegni hanno il 21% di possibilità in più, rispetto alle altre, di aumentare il proprio fatturato.
L’Italia, inoltre, ha un’ottima posizione nella classifica dei Paesi che tutelano i marchi e i disegni: al secondo posto in Europa e quarta a livello mondiale.
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